Non mi piace rientrare in una categoria..in un gruppo..ma mi ci stanno facendo rientrare per forza di cose..e parlo di quel gruppo di giovani disoccupati, precari e disillusi..cosi ci classificano...cosi non mi ci sento...
E' vero..faccio parte di quel gruppo di ragazzi laureati al quale le aziende italiane non si degnano nemmeno di inoltrare una mail preimpostata di rifiuto all' invio di un curriculum vitae..
La storia di questi giovani, di noi giovani, e' quella di tanti: stage senza rimborso che durano anche 12 mesi senza alla fine uno stralcio di contratto, lavori a " cottimo" sottopagati in nero, finti apprendistati, una mole immensa di competenze buttate all aria.
E c e' chi purtroppo, come me, svolge il praticantato per 7/8 ore al giorno senza esser retribuito, senza essergli riconosciuta la possibilità di aver una posizione contributiva, senza aver alcuna assicurazione in caso di infortunio in luogo di lavoro che pero' come tale,nei nostri confronti, non viene riconosciuto.
Qualsiasi paese sembra piu' giusto di questo mio Paese che purtroppo amo ancora.
Quello che non si e' capito ancora e' che prima di un lavoro occorrerebbe fornire un' opportunità. Perche' senza quest ultima sono tutte chiacchiere!!!
Per ogni disoccupato adulto gira voce che ce ne siano 4 giovani..e per le donne la situazione e' anche peggiore.
Sono giovane...sono donna...ergo me la sono presa doppiamente nel sedere.
Ma una cortesia...chiamateci precari o come meglio vi aggrada...ma non chiamateci disillusi...mi girano altamente le scatole...siamo semplicemente REALISTI!!!!
Sembra quasi che l'essere inserito in una caterogia, in un segmento, possa rendere le cose apparentemente migliori. Purtroppo l'unica cosa che ora sembra essere sicura è l'assenza di futuro per noi giovani. Sai mi hanno detto che non avrò un futuro. Una cosa è pensarlo da solo leggendo il giornale, una cosa è sentirlo dire da una persona di settata anni. Ciò che mi preoccupa di più è che siamo in troppi a non poterlo avere! In questi ultimi giorni l'argomento che tiene banco sono le tasse, tante tasse, forse troppe ma si è perso di vista un punto fondamentale; se io non avrò futuro, queste tasse chi le pagherà? Certamente non una persona che non avrà lavoro, che se tutto va bene ne troverà uno da precario a trentacinque anni e che sicuramente non avrà una casa propria. Quindi la prospettiva cambia così come cambiano gli umori. Ci troviamo tutti nelle stesse condizioni e tutti con la stessa rabbia! Di recente ho scritto un post simile al tuo, ho avuto un solo commento di una persona non sanissima di mente che mi suggeriva di intraprendere un'attività agricola! :-) Scusami se mi sono dilungato ma il tema mi spinge ad innervosirmi!
RispondiEliminaAntonio
"se io non avrò futuro, queste tasse chi le pagherà? "... Guarda non so che rispondere a quanto da te scritto...si rimane senza saper che dire dinanzi a certe domande visto il periodo in cui ci si trova...
RispondiEliminaIeri ho assistito a una cosa in studio dove faccio praticantato ...il mio titolare ha un fratello 40enne senza lavoro..poiché il mio titolare lavora alla Provincia e ha acquisito certe conoscenze sai che ha fatto??? Ieri ha pensato bene seduto a tavolino consumo fratello di gonfiare il suo cv e cosi da presentarlo a chi di dovere per fargli dare un posto...lui diplomato...e io sto qui laureata con 110 e passa , non stupida che mi faccio mattina e sera in uno studio che nemmeno mi da il rimborso della benzina...dire che si e' incazzati e' dire poco!!!!
Sarei curiosa di vedere il tuo blog :) magari mi dai l indirizzo..
emh...quanti km fai ogni giorno per andare al lavoro?
RispondiEliminalo studio presso cui vado è a Lecce stesso...se me lo chiedi per una eventuale giustificazione per il rimborso spese da me reclamato...direi che è giustificato per il solo fatto che ci sto 8 ore lì dentro..
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