Il Consiglio di presidenza del Senato ha approvato il blocco dell'aumento (vi lascio il link dell'articolo del sole 24 ore) del 13% dell'indennità parlamentare che sarebbe derivato dal passaggio al sistema retributivo a quello contributivo. A differenza di quanto deciso ieri dalla Camera, però, il risparmio proveniente da questo taglio, circa 6 milioni di euro all'anno, andrà restituito ai cittadini e non finirà in un fondo, come stabilito ieri dall'ufficio di presidenza di Montecitorio.
La decisione la spiega il questore Paolo Franco (Lega) in una pausa della riunione del Consiglio, riunito dalle 15 e sospeso per un quarto d'ora. L'esponente del Carroccio rivendica: «La proposta è partita dalla Lega ed è stata condivisa da tutti. Qui non ci saranno fondi neri come alla Camera, ma i soldi risparmiati verranno restituiti ai cittadini. Si tratta del 13% dell'indennità, circa 1.300 euro lordi, cioè l'aumento derivante dall'introduzione del sistema contributivo. Il Senato chiederà allo Stato circa 6 milioni di euro in meno in dotazione». In pratica, aggiunge Franco, non ci sarà una riduzione della busta paga dei senatori, la cui indennità lorda rimmarrà intorno ai 5 mila euro, «ma eviteremo comunque quell'aumento che avrebbe comportato il sistema contributivo» per le pensioni dei parlamentari.
per cui riassumendo:
OCCORRE INIZIARE A PARLARE IN MODO CORRETTO...
....I PARLAMENTARI NON STANNO EFFETTUANDO NESSUN TAGLIO AI COSTI DELLA POLITICA rinunciando a quei circa 1300 euro derivanti da un aumento delle indennità a causa del passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo...SI POTREBBE AL MASSIMO PARLARE DI INERTIZZARE UN ADEGUAMENTO DEI COSTI DELLA POLITICA DERIVANTE DA TALE PASSAGGIO...DA UN SISTEMA ALL'ALTRO...
...ma forse lo stesso politico, vuoi per politica di marketing ( in questo periodo storico è sempre bene far vedere che anche i politici fanno sacrifici come un comune pensionato), vuoi perchè lo stipendio che prendono mensilmente basta e avanza tanto da non aver bisogno di spiccioli come lo sono per loro i 1300 euro, ha deciso di impostare così il discorso... il politico che fa qualcosa per i cittadini???...non in Italia...non in questo contesto storico/economico...sarebbero due concetti dissonanti..sarebbero uno l antitesi dell altro...impossibile a priori che ciò possa accadere...
...INOLTRE è giusto sapere che quei soldi, almeno nel caso della camera, non andranno a colmare ad es. il debito pubblio nè tantomeno verrano redistribuiti in alcun modo...
...NO!!!!TALI IMPORTI FINIRANNO IN UN FONDO IN DOTAZIONE ALLA CAMERA STESSA... CHE SI E' RISOLTO???? NOTHING!!!