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Ciao!!! Benvenuti nel mio Blog... questo blog vuole essere una sorta di diario di una donna che vuole esprimere il proprio pensiero nell'ambito dell'economia e della finanza ... non vuole assolutamente risultare troppo serioso o noioso...ed è proprio per questo che affronto tali tematiche con una sorta di ironia...

Proprio perchè penso che una donna possa tenere, oltre ai famosi blog di make up, anche un blog che tratti tali argomentazioni eccomi qua!!!

... sono cosciente che i termini "economia" e "politica" siano due sostantivi femminili...ma questi purtroppo vengono ancora praticati prettamente al maschile... :))

Sul mio blog anche chi non è iscritto o non ha un account potrà lasciare un commento :) siete i benvenuti!!!

p.s. : qualora mi vogliate scrivere in pvt la mia mail è sympatica@libero.it


sabato 12 novembre 2011

Nomina di Mario Monti a capo del governo: ma perchè siete così contenti?!!?!

31 commenti:

  1. Hai pienamente ragione...
    Purtroppo la politica in Italia è sempre più corrotta, ed è per questo che i politici rimasti non vorranno mai un parlamentare corretto....
    Altrimenti rischiano di non "MANGIARE" più !!!!!

    Non ti preoccupare del tuo aspetto, sei un amore!!! Sei bella quanto intelligente, le tue mani mi fanno impazzire...

    Ciao carissima e TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO E TANTA FELICITA' !!!

    Romano TheBest
    (Penne, Pescara)
    .

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  2. Ciao Romano The Best :D grazie per gli auguri...ci tengo a precisare che quando parlo di rughe ecc. scherzo..è un gioco tra me e chi mi conosce..chi mi conosce sà che l aspetto fisico è l ultima cosa che mi preoccupa...
    per il resto lo penso anche io...un politico corretto è quasi un concetto utopistico ad oggi...

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  3. Ciao e complimenti per il blog...
    Un grande in bocca al lupo per tutto,
    lavoro compreso:-)

    Riccardo Giusti

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  4. Crepi!!!!!!! Grazie di cuore Riccardo!!!! speriamo bene!!! ne ho davvero bisogno!!! :))

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  5. Ciao Sympa,
    Purtroppo Mario Monti è il cancro se Berlusconi era il raffreddore. Fa parte della commissione Trilaterale, del Bilderberg e della Goldman Sachs (Crollo di borsa Usa ti dice niente?). Ora, uno che fa parte di quelle banche che tengono in mano gli stati mondiali mi spaventa vederlo lassù a vendere l'Italia alla BCE che è una banca privata come Bankitalia S.p.A. Siamo al risultato del signoraggio bancario.
    P.S. Il debito pubblico sarà cancellato quando i singoli stati ricominceranno a stampare banconote senza chiederle in prestito alle banche centrali!

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  6. Ciao :) sei nuovo??? suggerisco sempre di mettere un nickname anche senza registrarvi alla fine del commento così seguo il filo logico dei vostri commenti qualora mi scriviate più volte :)))
    Purtroppo per quanto bravo sia anche io non esulto per la sua nomina proprio per le ragioni che menzioni tu... incrociamo le dita e cerchiamo di essere ottimisti!!!se non ci riusciamo ci tocca andare all unieuro (brutta battuta questa ...lo ammetto!!! ahahhaha)

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  7. ....trovo inutile "la speranza" nella politica x risolvere gli "attacchi finanziari", piuttosto assurdo ke altri (Bce compresa) ci facciano notare ke siano alla frutta.. ke sia necessario eliminare sprechi e privilegi? e forse privilegio andare in pensione a 65 anni cn meno di 1000€/mese? basta cn i politici di mestiere, max una legislatura cn stipendi "normali", basta cn i doppi e tripli incarichi, le municipalizzate, le controllate

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  8. Caro Stefano il nostro Paese sarebbe da rivoltare come un calzino per far andare un po' meglio le cose...
    ...contraggono la spesa pubblica..contraggono le pensioni..congelano gli stipendi pubblici..tutto a discapito del potere di acquisto dimenticandosi che i "consumi" e la produttiviytà sono il vero motore dell economia!!!!! :(

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  9. ...eppure la politica è la speranza, l'unica. In Italia, avrei preferito un governo politico di unità nazionale. Il governo tecnico è la tomba della democrazia. La crisi colpisce l'Occidente e noi siamo una pedina di uno scacchiere molto grande. Serve una nuova Europa che rafforzi i poteri di istituzioni fondamentali come il Parlamento europeo. Dobbiamo ristabilire un principio con cui, troppo spesso, ci si è riempiti la bocca, senza far seguire i fatti: stabilire il primato della politica sull'economia. Vincenzo D.

    ps. bel blog...simpatico. complimenti! :)

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  10. Dopo una mattinata segnata dallo stress per gli mercati finanziari intorno alle 14 il nuovo Presidente del Consiglio Onv. Mario Monti presenta la lista dei ministri. Il toto ministri e finito.Contenti quelli che hanno azzeccato la variante giusta. Riceveranno come premio un paco di manovre, speriamo non sangue e sudore.

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  11. Scrivo qui che youtube fa storie...

    Purtroppo hai ragione. B. era certamente un male, ma che senso ha chiamare ad aggiustare i danni della crisi finanziaria un esponente del mondo che l'ha creata?
    Ovviamente, l'obiettivo non è salvare il paese, ma salvare i grossi istituti che detengono la gran parte del nostro debito pubblico, scaricando i rischi ed i costi di questo investimento sui cittadini.
    Le stesse avide entità che hanno determinato la crisi, per ignoranza, negligenza o incontenibile voglia di ulteriore (loro) profitto premono perché sia una loro creatura a tragettarci. Perché i loro profitti, le loro posizioni e i loro capitali siano preservati.

    Il sistema finanza ha continuato a scommettere su una crescita futura, giocando con soldi che non esistevano ancora, spingendo l'acceleratore sull'economia a debito.

    La visione orientata al profitto a breve termine permetteva ai top-top-top managers di incassare i loro bonus e le loro stock options, e stimolava tutto questo mondo a guardare solo al breve periodo, disinteressandosi del lungo.

    Ovviamente, tale gioco non poteva durare all'infinito, ma hanno continuare a suggere fino all'ultima goccia.

    D'altra parte, è noto a chiunque abbia studiato sistemi dinamici, che in alcuni sistemi a molte variabili, per l'impossibilità di conoscere con esattezza la condizione iniziale, non è possibile prevedere dove si avrà a finire (la condizione detta di "caos deterministico").

    O per incompetenza, o per malafede, certo per avidità, hanno inceppato il sistema, ed ora vogliono farne pagare le conseguenze ad altri, perché non vogliono rinunciare al loro profitto.

    Dovrebbero accettare che questo sistema è fallimentare, rinunciare a questo tipo di profitti, ed accettare che debbano essere anche altri da avere: quel mondo dovrebbe accettare di avere di meno, perché si potesse avere qualcosa tutti.

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  12. Nonostante non abbia avuto la fortuna di poter studiare all'università per motivi famigliari mi son sempre interessato di finanza. Ho la tua età e molta meno competenza di te nonostante abbia letto molti libri/ riviste di finanza e con i miei piccoli risparmi comunque investa autonomamamente senza l'ausilio di adviser...Questa premessa solo per voler indicare la mia NON presunzione di saperne... Però mi sembra tutta una grande cazzata. Ma sul serio!!!! Henry Ford fondatore dell'onomina casa automobilistica in tempi per carità diversi, aveva pronosticato tutto dicendo che il sistema capitalista funziona fin quando che l'operaio che produce l'auto è in grado di aquistarla.....oggi è ancora cosi?? direi di no!!!! Che colpa ha una banca se l'ignaro (...o coglione) si indebita??? pubblico o privato che sia...io a differenza di altri non mi sono indebitato fino al buco del culo (passami il termine) per aquistare una casa con mutuo a tasso variabile perchè gli interessi erano bassi e strapagando un immobile perchè il mercato è impazzito... Queste son tutte premesse per giungere alla conclusione che più che una rivolta contro le banche (che in fondo fanno il loro lavoro, cioè dare credito) serva una vera svolta di tutto il campo economico.... Non è posibile che la finanza abbia sostituito l'economia reale con l'illusione di guadagni facili....certo colpa della finanza creativa con futures derivati e chi più ne ha più ne metta, ma sopratutto dell'egoismo dell'uomo che non mette al primo posto l'uomo stesso all'effimero profitto....Come un imprenditore dell'occidente trasferisce un'azienda in paesi sottosviluppati per trarne maggior guadagno riducendo i costi sulla manodopera allo stesso modo una banca e tutti i risparmiatori dai più grandi ai più piccoli cercano profitto comprando a basso costo per poi vendere ad una quotazione più alta...........ma lo fanno TUTTI.... é ipocrisia negarlo!!!!! La situazione economica delle finanze dello stato italiano segue le regole della finaza globale. A nessuno hanno puntato una pistola alla tempia indebitandolo all'inverosimile, ma le riforme tanto attese riguardano proprio questo, cioè il cercare il modo di indebitarsi il meno possibile evitando le spese inutili, gli sprechi ed i costi della politica e la riorganizzazione dei dipendenti statali ed enti correlati. L'arrivo di Monti è di buon auspicio non perchè banchiere ma solo perchè uomo di stima internazionale e di schieramento politico assente. Fintanto che in Italia si usano i soldi per favori solo per non perdere la poltrona del potere nessuno farà mai le riforme tanto attese che ci dovrebbero portar fuori dalla dipendenza delle banche..............Quindi le banche che cazzo centrano???

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  13. Purtroppo non è vero che le banche si limitino a prestare danaro. Da vari anni nel mondo, e da qualcuno in Italia, è diventato "di moda" vendere prodotti finanziari (tra cui i famosi derivati). Ed è la banca a proporre l'investimento al cliente, spesso tramite un dipendente opportunamente malleabilizzato con velate minacce, ed altrettanto spesso male informato (di proposito). La parola d'ordine diviene VENDERE, e la banca smarrisce il suo proposito originale e storico. Conosco persone che lavorando in banca, han vissuto tutto questo.
    C'è poi un altro aspetto da considerare, quello della gestione degli investimenti, e della preparazione dei pacchetti di prodotti. Come detto prima, non dovrebbe essere questo il fine dell'esistenza della banca, ma le operazioni finanziarie permettono profitti più alti rispetto al semplice prestito del denaro, a fronte di rischi più alti. Si era cominciato con l'offrire tipologie di investimento più trasparenti, differenziate sulla base di rischio e profitto, ma poi si è degenerato. Ed ecco lì che una banca finiva a proporre pacchetti di investimento in cui comparivano debiti di altri istituti, società persone frullati tutti insieme, rendendo assai difficile ripercorrere a ritroso ogni pezzetto di prodotto, degenerando nell'imprevedibilità. Oppure qualche istituto ha ben pensato, conoscendo la condizione disastrosa in cui versavano alcune grandi società clienti, di liberarsi del loro debito proponendolo direttamente od oppurtunamente frullato (in un derivato) ai suoi piccoli clienti (i piccoli risparmiatori): il caso Parmalat, ad esempio.
    Ancora, se una banca sbaglia investimento, dovrebbe accettare di vedere ridotti od azzerati i suoi profitti ed i bonus dei suoi amministratori, non cercare di scaricare le perdite sui suoi piccoli clienti.

    Altro aspetto. Chi possiede una massiccia quantità di titoli di stato può decidere di venderli in blocco. Se lo fa scatena nel mercato una reazione di vendita al ribasso in borsa, soprattutto in un periodo di crisi e di volatilità dei mercati, soprattutto quando quello stato vede una crisi di fiducia creditizia nei suoi confronti. Poi l'ex-possessore può riacquistare quel che ha venduto ad un prezzo inferiore, andando anche a lamentarsi dallo stato emettitore dei titoli, accusandolo di essere fragile, di far incassare delle perdite, e magari riuscendo ad ottenere anche un qualche finanziamento se dato possessore opera sul territorio dello stato in questione sotto la velata minaccia di fallimento, e quindi di licenziamenti in massa.
    E chi è che possiede una massiccia quantità di titoli di stato? Le banche, ohimé.

    La finanza vuol vivere nell'illusione che la ricchezza possa essere massicciamente ed istantaneamente creata dal nulla, illudendo le persone col miraggio dei soldi facili e subitanei. Ma non è così. Se da una parte tu hai di più, da qualche altra qualcuno ha di meno. E' solo il lavoro a creare ricchezza, a spese delle risorse del pianeta ovviamente. Quando quel modo smetterà di cercare il proprio egoistico e forsennato profitto, senza limiti e senza fondo, ed accetterà di dover vivere più modestamente perché tutti abbiano un poco, allora si potrà andare avanti. Continuando così, chi sta in basso finirà strangolato dall'avidità di chi si trova in alto, fino ad arrivare al punto che chi è sotto o si ribellerà in maniera sanguinosa, oppure morrà, lasciando i padroni del mondo a morire di fame circondati dai denari, perché nessuno coltiverà la terra, farà il pane, costruirà macchine, e così via. A livello mondiale la tendenza è stata questa: in termini attuali derubricare e svilire economicamente il lavoro, che produce ricchezza, ai danni della rendita, che della ricchezza prodotta beneficia.

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  14. scusate se non rispondo subitissimo ma sto fuori casa tutto il giorno :) perdonatemi!!!

    @Vincenzo d. : grazie ;)
    @nemo: speriamo proprio di no :(
    @edoardo: edo secondo me il vero problema sono le vendite allo scoperto..si falsano oltremodo i mercati!!!! tutto il resto, come dici tu, ci sta!!! fa parte del gioco e dell'inventiva della finanza!!!!
    @gianluca: tu pensi quindi che si è arrivati a questo punto perchè ci sono state tante persone che si sono indebitate??? :) e in parte hai ragione..la crisi del debito pubblico deriva proprio dalla cartolarizzazione del debito privato...non ti preoccupare se non hai studiato..è probabile invece che tu sappia più di me e non abbia quelle sovrastrutture che chi ha studiato ha e puoi vedere meglio per questo la realtà delle cose :)

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  15. Vabbè, dici di non illudersi che Monti farà bene, ma quali sono le tue motivazioni?
    1. Monti ha lavorato in Goldman Sachs. Goldman Sachs è cattiva.
    2. Monti è bocconiano. I bocconiani sono cattivi.
    3. Monti vuole mettere la patrimoniale. Però non vuole togliere altre tasse.
    Mi sembrano argomentazioni un po' debolucce...

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  16. @Sympa: esatto! quell'"inventiva" sostanzialmente si traduce nel cercare di far soldi senza produrre ricchezza, alle spalle di altri (perché nulla si crea, nulla si distrugge). La finanza creativa di tremontiana memoria? Il problema è proprio quello: la finanza considera il mondo un balocco. Gioca, ma quando sbaglia cerca di scaricare le perdite su altri. Con buona pace di quelli che non credono che il mercato sia un dio, ma un'entità come minimo da regolamentare. L'nventiva vera è quella che si traduce in un beneficio per l'umanità (Pasteur, Mendeleev, Fauser, per dire)! O almeno, così è come la vedo io...

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  17. @Edoardo De Titta
    La finanza creativa di per sè non sarebbe un male, se non tendesse a degenerare a causa dell'irrazionalità e avidità di alcuni attori del mercato...Mi riferisco ad esempio ai tanto vituperati mutui cartolarizzati, la cui finalità di diversificazione del rischio era più che sensata. Certo che, in un periodo di tassi a livelli straordinariamente bassi, di concessione di mutui a soggetti non in grado di sostenerli, con l'incapacità delle agenzie di rating di stimare il rischio di questi prodotti strutturati, e chi più ne ha più ne metta (la storia la sappiamo alla fine), beh, questa finanza creativa è andata a farsi benedire. Bisognerebbe saperla gestire.

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  18. @Anonimo: la finanza "creativa" è di per sé un male. La sua esistenza è permessa da una sostanziale assenza di regole, da sempre sostenuta dai repubblicani USA basandosi sull'assurdo principio che un mercato primo di regole si regolamenta da solo, cosa non dimostrata degli enunciatori di questo postulato (che non è affatto autoevidente), e *smentita dai fatti*. Sarebbe ora di rinunciare a questi falsi teoremi, e di smettere di insegnare l'adorazione del dio-mercato.
    Quando sono stato all'estero mi è stato detto che si educano i popoli al rispetto delle regole forgiando una mentalità socialmente sana anche attraverso l'inevitabilità della punizione per i trasgressori.

    Il rischio si diversifica investendo su beni complementari ed a rischio differente, non creando prodotti talmente frullati (e poi frullandoli in altri prodotti fattorialmente) da rendere impossibile persino a chi li maneggia di risalire a monte. Introducendo troppe variabili, la possibilità che il sistema dinamico veda i suoi possibili attrattori fissi o periodici evolvere verso una situazione di caos deterministico è alta.
    Se la finanza creativa lo sapeva, e se ne è disinteressata, ora deve pagare i danni.
    Se la finanza creativa non lo sapeva, giocava con sistemi di cui ignorava le regole, e quindi deve pagare i danni.

    Sono d'accordo con te anche quando dici che un male è stata la concessione a cuor leggero di mutui a chi non poteva sostenerli (da cui poi è partita la crisi attuale). Anche lì il problema era la mentalità: si scommetteva su una crescita che ci sarebbe stata, con un tasso sempre in aumento, e si spendevano immediatamente i soldi che si sarebbero visti in futuro grazie a tale ipotizzata crescita (l'ecomonia americana è andata a debito per molto tempo). D'altra parte era ovvio che non si sarebbe pututo andare avanti all'infinito, e che alla prima insolvenza diffusa il castello di carte dell'economia a debito sarebbe venuto giù di colpo. Era ovvio perché è ovvio che non si possa crescere all'infinito. Ad esempio, non si può pretendere di vendere sempre più automobili, indefinitamente, anche ammettendo di arrivare all'assurdo limite di cambiarne una al mese: poi il rifiuto come lo smaltisci? Quale pazzesca quantità di materie prime servirebbe per produrne così tante? Chi, per quanto educato al consumo sfrenato sentirebbe l'esigenza di cambiare auto tanto spesso? Evidenze pratiche e materiali, che sono state ignorate per limitatezza di prospettiva oppure per avidità, vivendo solo per l'oggi e cercando di arricchirsi e di godere egoisticamente il più possibile.
    E' questa la finanza creativa? Allora è il caso di cancellarla, e ricostruire su fondamenta ben diverse.

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  19. alllllllllloraaaaaaaaaaa :D che io sappia per finanza creativa si intende semplicemente l'uso dell'intelletto umano per trovare soluzioni ed ideare manovre finanziarie atte a migliorare situazioni compromesse o bisognose di una rapida crescita (ho controllato su wikipedia l esattezza di quanto ricordassi..e ho fatto un copia incolla perchè come definizione mi piaceva!!!)

    per cui anche questa volta, a mio parere, non è tanto la finanza creativa ad essere un bene o un male ma il modo in cui ci si avvale di essa :)o le finalità per le quali si ricorre ad essa :)

    Concordate??? :D

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  20. Sono l'anonimo di prima :)
    Sì concordo Sympa, è proprio quello che sottointendevo. Io dicevo che in linea di principio questi mutui cartolarizzati avrebbero dovuto apportare benefici in termini di diversificazione del rischio e di sviluppo finanziario, perchè le banche avrebbero potuto trasferire IN PARTE il rischio da esse assunte nel concedere mutui, reimpacchettando i mutui da esse contratte in altri asset. Gli acquirenti di questi asset reimpacchettati avrebbero potuto giovare del fatto di poter investire anche sul florido (al tempo) mercato immobiliare americano (altrimenti difficilmente accessibile), diversificando tra l'altro il loro rischio.
    In che modo tutto ciò sarebbe potuto funzionare? In assenza di alcune condizioni che hanno favorito lo scoppio della bolla immobiliare tra cui non ultima, come giustamente detto da Edoardo, la mancanza di una regolamentazione del mercato. Insomma, la finanza creativa, all'interno di un mercato dei capitali ancora abbastanza chiuso,se usata in modo moderato, potrebbe risultare benefica. Certo, se postuliamo però che l'uomo, nello specifico gli addetti ai lavori nell'ambito della finanza, sia sempre portato ad agire spinto dall'avidità e dall'insensibilità, allora non possiamo pensare che sia possibile un utilizzo moderato di qualsivoglia strumento di finanza creativa, ma dobbiamo teorizzare che esso sarà sempre spinto all'eccesso in funzione del maggior guadagno possibile.

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  21. Introducendo troppe variabili, la possibilità che il sistema dinamico veda i suoi possibili attrattori fissi o periodici evolvere verso una situazione di caos deterministico è alta.

    Forse, mentre io ho fatto ora riferimento alle conseguenze della sconsideratezza umana, Edoardo ha dato una interpretazione più matematica.
    Benchè abbia capito il senso generale, da dove hai tratto questa considerazione? Teoria dei giochi o qualcosa del genere?

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  22. @ultimo anonimo: firmatevi con un nome di fantasia almeno ricollego le varie vostre risposte anche tra post differenti e mi faccio un'idea più chiara di quello che pensate... ma a chi poni la domanda non ho capito :)

    cmq rimango dell'opinione, senza ricorrere a teorie fantasmagoriche che saranno sicuramente importanti per certi versi, che il vero male dei mercati finanziari sono e rimarrano le vendite allo scoperto..per non parlare dei Cds....

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  23. Sono sempre lo stesso anonimo in tutti i 3 post, da ora sarò Jack :)
    Beh vendite allo scoperto e cds possono senza dubbio innescare speculazioni fuori controllo, ma anche qui, l'idea di base potrebbe non essere così sbagliata!
    Le vendite allo scoperto hanno il vantaggio di favorire il meccanismo di price discovery...un esempio è quello del crack Enron, nel quale lo short selling che lo precedette fu causato dal fatto che i pesanti problemi strutturali della società stessa erano stati fiutati dagli 'speculatori', che quindi hanno agito basandosi esclusivamente sui fondamentali.
    La vendita allo scoperto in Germania è stata limitata, ma non mi sembra che il mercato tedesco sia stato particolarmente meno volatile degli altri ultimamente...
    Sui cds la storia è un po' più complicata...
    Ad ogni modo, dove sta il punto? Ancora nella gestione di questi strumenti. Sarebbe necessaria una regolamentazione maggiore, ma da qui a demonizzare certi prodotti e modalità di investimento ce ne passa. D'altronde come si può bloccare lo sviluppo della finanza? Perdonami il sofisma, ma non penso si sia mai visto di economie in cui, dal denaro corrente, si sia tornati al baratto...come si può arrestare il progresso? Il mondo si evolve, e la finanza con esso. Ritornando allo short selling, se è effettuato su titoli di aziende (o Stati, o altre entità) che effettivamente scontano problemi strutturali, non mi sento di dire che sia 'giusto', ma nemmeno che sia così scorretto. Il problema insorge quando si innesca una speculazione ECCESSIVA e scollata dai fondamentali, ma allora questo può valere anche anche quando c'è una speculazione al rialzo, non sei d'accordo? Guarda semplicemente quanto aumenta il prezzo della benzina quando ci sono speculazioni fuori controllo sul prezzo del petrolio, quello non è un danno all'economia a solo beneficio degli speculatori? Non faccio comunque riferimento al prezzo del solo petrolio, che nello specifico può essere motivato anche da altre cause, ma se prendiamo ad esempio la recente immotivata crescita esponenziale senza fondamentali del prezzo dell'argento penso sia in buona parte da ricondurre alla speculazione...
    La mia considerazione è a livello generale, magari tu fai riferimento ad altre interpretazioni nel condannare lo short selling?
    La richiesta di precisazioni sulla 'teoria fantasmagorica' era diretta a Edoardo che l'aveva espressa :)

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  24. La teoria di cui parlo è, come ho detto, sistemi dinamici - teoria del caos - caos deterministico. Non è una teoria fantasmagorica, solo una teoria matemamatica...

    Un sistema dinamico è un sistema di equazioni differenziali (alle derivate parziali)non lineare.

    La situaione di caos deterministico si ha quando si ha una forte dipendenza dal dato iniziale.
    La parola deterministico denota una precisa qualità: il fatto che in teoria si potrebbe conoscere esattamente (con precisione esatta) il punto di arrivo conoscendo esattamente il punto di partenza.
    Nella pratica però la posizione di partenza non la si può conoscere con precisione infinita per gli inevitabili errori di misurazione.
    Poiché c'è forte dipendenza dal dato iniziale, anche una piccola inesattenza sulla posizione del punto di partenza mi porta lontano dal punto di arrivo che sarei in grado di determinare se conoscessi cone esattezza il punto iniziale.
    Questo è il caos deterministico.

    Queste situazioni sono possibili solo per sistemi dinamici 3x3; per ssistemi 2x2 si hanno solo punti fissi od attrattori periodici (orbite). Nel caso si sistemi 3x3 o +, si possono avere attrattori strani, o caos deterministico. E' anche a questo mi riferisco quando cito l'alto numero delle variabili; una ragione puramente analitica.

    E' proprio per questo che i modelli metereologici riescono a predire l'andamento del tempo atmosferico con una certa precisione solo a breve termine (entro tre giorni, entro una settimana molto vagamente): il sistema ha troppe variabili. Per lo stesso motivo l'inquinamento sfrenato potrebbe portarci molto molto lontano dalla situazione che conosciamo.

    La capacità di studiare i sistemi dinamici è utile per il fatto che essa permette di studiare stati transitori, non stazionari dei sistemi (lo start-up o lo shut-down di apparecchiature ed impianti ad esempio: non far esplodere qualcosa, è assai rilevante, sia per l'ambiente che per la vita umana; o ancora la metereologia, etc.). Purtroppo, essendo un lavoraccio complicato, talvolta viene superficialmente snobbato in vari campi, solo per non ammettere che non si è in grado di farlo.

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  25. Aggiungo anche che pretendere di prevedere il mercato, significa pretendere di prevedere le reazioni umane. Giacché allo stato attuale di cose la psicologia non riesce a prevedere le reazioni di un singolo individuo, pretendere di prevedere le reazioni di milioni di individui mi suona molto arrogante e superficiale. D'altra parte, è stato provato dai fatti che certi postulati e certe teorie non funzionano. In campo scientifico, quando una teoria (od un modello, che è dire la medesima cosa) non funzionano (ovvero non riescono ad *interpretare* la realtà), vengono abbandonati per altri che lo fanno meglio. Questo perché il modello non è la realtà, ma solo un artificio che cerca di interpretarla e prevederla. Questo non è appunto ciò che è stato fatto con il postulato "il libero mercato si autoregolamenta". E' una verità che va accettata come una religione? Se queste assunzioni falsificate dai fatti fossero state abbandonate, si sarebbe potuto tentare di elaborare nuovi modelli predittivi. Quando la si è piantata di asserire religiosamente che la Terra fosse piatta, o che l'Universo fosse stato creato in 7 giorni, si è dato spazio agli studi ed al progresso. Questo andrebbe fatto in tutti i campi!

    Per quanto riguarda il prezzo della benzina, esso dipende dal prezzo del greggio, oltre che da tasse e da altri costi, fissi o più o meno variabili. Dipende ad esempio da i costi di lavorazione, che dipendono dai costi di manutenzione di impianto, dai costi dell'impianto stesso, dai salari; essi non dipendono molto dai cosi dell'energia, visto che in genere le raffineri producono da sole l'energia ed il vapore di cui han bisogno (dai prodotti di distillazione prodotti).
    Purtroppo quello che incide pesantemente sul costo della benzina è la speculazione. Perché gli speculatori fan presto a far salire il prezzo, per avere bei margini futuri quando il prezzo del petrolio sale; quando invece l'opec lo abbassa (cambiando la produzione), sono restii a scendere, agendo in ritardo per avere buoni profitti per un altro po'.

    La speculazione è stata scandalosa sul gasolio leggero (diesel) che oggi costa quasi quanto la benzina, nonostante sia un prodotto di qualità inferiore in senso petrolchimico (perché più pesante). Si è alzato il prezzo solo vosto il collettivo virare verso auto a diesel. Solo per guadagnarci di più: il costo di raffinazione del diesel non era affatto aumentato.

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  26. Molto interessante, e molto chiara la tua spiegazione di un concetto (caos deterministico) che, riflettendoci un attimo, penso sia riferibile a qualunque tentativo previsionale in qualsivoglia ambito determinato da tante variabili...
    Dopotutto, rifacendomi a quello che hai detto, lo studio di sistemi dinamici mi sembra talmente complesso in ambito di mercati finanziari (in cui gioca anche l'imprevedibile componente umana) che la sua implementazione mi pare molto ardua. Ossia, sarebbe secondo te vagamente possibile predire il prezzo di un'azione attraverso un sistema dinamico?
    Per quanto riguarda il libero mercato, penso che se ancora questo viene sostenuto dal potere politico, a volte incontrovertibilmente a torto, è perchè gioca l'influenza di alcune lobby, non perchè i politici siano convinti della validità del libero mercato...

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  27. Sostanzialmente sì, hai ragione; la complessità del sistema dipende dal numero delle variabili (supponendo che per ogni variabile tu abbia una equazione, alrimenti il sistema non lo risolvi, ed è per questo che quando prima citavo le matrici rappresentative dei sistemi le sottintendevo quadrate, 2x2, 3x3,..., NxN); tuttavia, dipende anche dal tipo di equazioni differenziali.

    Per quanto riguarda la tua domanda sulla predicibilità del prezzo di un'azione, direi che quanto abbiam detto una risposta ce la dà, ma in senso "negativo". Direi che è impossibile prevederlo nel lungo termine, visto anche il fattore umano, che potrebbe implicare una difficoltà nel determinare il valore iniziale di un'azione anche nel breve periodo, cioè uno scostanìmento del valore previsto da quello reale, che sarebbe equivalente ad un errore di misura del dato iniziale, e quindi determinare quella situazione di caos deterministico.

    Tuttavia, se il mercato fosse gestito da macchine il cui comportamento fosse descritto da equazioni determinate, lì l'andamento *potrebbe* essere anche predicibile, (sempre in funzione della complessità del modello, cioè della complessità dell'algoritmo decisionale delle macchine, cosa che potrebbe rifarci precipitare nel caos), ma questo non ci assicurerebbe un prezzo stabile: il prezzo potrebbe anche divergere all'infinito (soprattutto se fossero macchine a giocare al rialzo, e se l'algoritmo non fosse perfetto. In questo caso infatti il confine tra realtà e modello in parte svanirebbe, perché sarebbe il programmatore a costruire un modello che direbbe alla macchina come comportarsi nella realtà.)
    Quindi credo che dovremo rassegnarci all'impredicibilità a lungo periodo...

    Per quel che hai detto sul "libero" mercato (che poi appunto, non è mai totalmente libero), sono d'accordo con te.

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  28. Quà il cero si consuma e la processione non va avanti.....Monti datti 'na mossa.....

    RispondiElimina
  29. In riferimento al tuo post del 16 novembre.
    Non si sono affatto dimenticati dei "consumi " e della "produzione",veri motori economici. Fa tutto parte del piano di istituire un governo globale con a capo quelli che contano (Ricchi) ed i sudditi che diventeremo noi (sempre più Poveri ). Altro loro obbiettivo è far sparire il ceto medio così che tra sovrani e schiavi non ci sia nulla di mezzo.
    Questo bel piano è nato intorno agli anni '30 e piano piano ci stiamo arrivando (il 2012 dei Maya?).
    Cara Sympatica questi simpaticoni non sono altro che le dinastie di banchieri che vivranno per sempre (vedi Rockfeller,Rotshield ed altri) ,organizzazioni non segrete create ad hoc (CFR: Council of Foreing Relations, Trilateral Commission,Club di Roma ,dal 1954 il gruppo Bilderberg .
    Se poi si va a scavare nei meandri (tra l'altro pubblici) di queste organizzazioni non segrete,si trova di tutto ONU,CIA,FBI,NATO,RAND Insitute e TAVISTOCK Institute creati per il controllo delle menti etc.etc.Chi più ne ha più ne metta .
    Non c'è male , sono ben organizzati !
    Tornando al sig. Monti,non è solamente un pupillo di Goldman & Sachs,ma è anche membro attivo di svariate delle suddette organizzazioni.
    Quindi se la lavastoviglie si rompe chiamiamo il tecnico e tutta la sua squadra.Ed ecco la casamadre cosa ci ha propinato.
    Mi verrebbe voglia di andare sull'Himalaya .

    underdog

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  30. se fai il biglietto per l himalaya e non costa molto avvertimi che vengo anche io :((

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  31. ciao Sympa, hai un una mail a cui ti possa scrivere?
    cristian.benaglio@libero.it

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